SACMI: Bilancio consolidato a 1,4 miliardi di euro e patrimonio netto in crescita

Con un fatturato consolidato 2016 di 1,4 miliardi di Euro (circa 40 milioni in più del 2015), un patrimonio netto di 642 milioni di Euro e un risultato netto consolidato salito a 36 milioni di Euro, il Gruppo Sacmi chiude per il terzo anno consecutivo uno dei Bilanci migliori nella sua storia superando le previsioni di budget.

A incidere sui risultati, le ottime performance delle Divisioni Ceramics e Closures & Containers. La prima (circa il 70% dei volumi realizzati da Sacmi Imola) ha ulteriormente consolidato il percorso di crescita intrapreso negli anni precedenti, grazie anche ai progetti sviluppati nella direzione di Industry 4.0 dove, al successo della linea Continua+ e dei nuovi forni EKO, si sono affiancati i sistemi per la movimentazione e lo stoccaggio delle grandi lastre, sviluppati con Toyota Handling Italia.

"Nel 2016 - osserva il presidente Paolo Mongardi - l'Italia si conferma come mercato principale per tutto il Gruppo, con oltre 200 milioni di Euro di fatturato (pari a circa il 15% dei volumi complessivi), incrementando il proprio peso specifico sia in termini assoluti sia rispetto all'alto contenuto di innovazione della maggior parte dei progetti. Segno che l'Italia ha ripreso ad investire in maniera massiccia nel settore, come più in generale l'Europa, a partire dalla Spagna".

Di particolare rilievo le politiche relative all'apertura di nuove sedi, come quella di Gaiotto a Piacenza e di Cosmec a Verona, quest'ultima punto di riferimento della Business Unit Sacmi Heavy Clay; strategica anche la nuova filiale in Tennessee, a supporto degli investimenti effettuati nell'area da primarie aziende ceramiche italiane. In crescita risulta poi il ruolo delle società di servizio all'interno del Gruppo, da trasporti e logistica (Italiansped) ai servizi di supporto alla produzione (Protesa), fino ai servizi informatici e amministrativi.

Nell'ambito della divisione Packaging-Beverage, particolarmente significativa l'acquisizione di Defranceschi Italia, un'operazione di grande valore strategico ed etico che ha consentito di mantenere un patrimonio di competenze e know how sul territorio italiano; importanti anche gli investimenti di Carle&Montanari, società di riferimento per il settore Food, che ha esteso il proprio raggio d'azione al mondo bakery e biscotto.

I risultati positivi del 2016 si sono riflessi anche sull'occupazione, che ha raggiunto complessivamente i 4.247 addetti (quasi 70 in più rispetto al 2015), di cui oltre 2.900 occupati nei soli stabilimenti italiani, un risultato non scontato per un Gruppo che realizza l'85% dei volumi all'estero.

"Tra le prossime sfide - conclude Mongardi - un ulteriore riassetto organizzativo interno che parte dalla valorizzazione dei giovani, da inserire nei ruoli chiave delle aziende del Gruppo". 

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