Macchine per ceramica oltre i livelli pre-crisi

I costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica, chiudono il 2015 con un fatturato pari a 1982,8 milioni di Euro, in crescita sull’8% sull’anno precedente Un record storico per il comparto che supera di 2,3 punti percentuali i livelli pre-crisi del 2007, anno in cui le vendite avevano raggiunto il picco più elevato. I dati, resi noti durante l’Assemblea generale di Acimac del 24 giugno, confermano anche per il 2015 la forte incidenza dell’export pari al 76,8% dei ricavi complessivi, attestandosi a 1.522 milioni di Euro (+9,1% sul 2014). Spiccano per il terzo anno consecutivo le performance sul mercato italiano dove le vendite sono cresciute del 4,3% sul 2014 (incidenza del 23,3% su totale del fatturato) attestandosi a  quota 460,8 milioni di Euro.

“I risultati ottenuti vanno ben oltre le attese” - ha dichiarato Fabio Tarozzi, presidente uscente di Acimac nel suo discorso di fine mandato -  “Il nostro settore ha confermato la sua eccellenza e la forza del sistema distrettuale capace di sviluppare innovazione tecnologica. Ci ha premiato il coraggio di investire in ricerca e sviluppo anche nei momenti di crisi arrivando così per primi su certe nicchie di mercato”.

I mercati di sbocco

Le vendite oltre confine hanno rivelato la maggiore dinamicità in Asia (Cina esclusa) dove hanno raggiunto quota 278 milioni di Euro (+29,3% sul 2014), un dato importante che indica come, nonostante la forte presenza cinese nell’area, l’Italia non ha temuto confronti.

Si conferma al secondo posto l’Unione Europea che passa da 226,2 a 277,3 milioni di Euro (+22,6%) seguita dall’Africa (identificabile principalmente con i paesi del Nord Africa) che registra un +22,8%, raggiungendo i 203,8 milioni di Euro. Si ferma invece a 186,6 milioni di Euro il Medio Oriente che, con calo del -25,1%, scende al quarto posto tra le principali destinazioni dell’export made in Italy. Quinto posto per il Sud America con 185,9 milioni di Euro (+8%). Ottime le performance in Nord America, trainate dal nuovo distretto produttivo a stelle e strisce, che raddoppia il fatturato raggiungendo i 160,9 milioni di Euro (+92,8%).

Seguono i mercati Est Europa, con un fatturato pari a 152,9 milioni (+7,9%), la Cina con 75,5 milioni di Euro (-34,9%) e l’Oceania con 1,2 milioni di Euro.

Struttura del settore e internazionalizzazione

Dai dati emersi dall’Indagine statistica di Acimac, al 31 dicembre 2015 erano 148 le aziende del settore attive in Italia (-4 unità sul 2014) che hanno dato lavoro a 6.229 addetti (+0,4%). La maggioranza delle imprese (51,4%) realizza fatturati inferiori ai 2,5 milioni di Euro, mentre sono solo 19 (12,8% del totale) quelle con fatturati superiori ai 10 milioni di Euro.

Continua con grande dinamismo anche il processo di internazionalizzazione, nel 2015 particolarmente focalizzato sull’area degli States. A fine dicembre risultavano operative 67 aziende estere controllate da gruppi italiani con un fatturato di 492,5 milioni di Euro.

I settori clienti

Secondo le rilevazioni dell’Indagine Statistica realizzata dal Centro Studi Acimac, tra i settori clienti nel 2015 sono stati le piastrelle, i laterizi e i sanitari a registrare le migliori performance trainate come di consueto dall’export. Le vendite ai produttori di piastrelle hanno rappresentato come sempre la quota più rilevante (82,5%) registrando un fatturato di 1.635 milioni di euro (+6,1% rispetto al 2014), mentre le macchine per laterizio, dopo anni di contrazione, crescono a doppia cifra (+38,3%) con un fatturato pari a 156,1 milioni di Euro (112,8 milioni nel 2014).

Al terzo posto si posiziona il settore dei sanitari in ceramica che ha registrato una crescita singificativa (+25,9%) con un fatturato pari a 126,9 milioni di Euro e percentuali di vendita importanti (+78,6) sul mercato domestico. In crescita anche il settore della stoviglieria (+103%) che porta il fatturato a 18 milioni di Euro. Meno bene per refrattari e ceramica tecnica rispettivamente a -15,5% e  -72,8%.

Previsioni 2016

Pur con un calo subito dal mercato italiano (-5,9%), il primo trimestre 2016 ha registrato un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Le vendite oltre confine sono cresciute del 14,2%, nonostante i rallentamenti in atto in alcuni importanti mercati e le crisi economiche e sociali che stanno attraversando alcune aree” – ha commentato il neo Presidente di Acimac, Paolo Sassi - “Ci auguriamo che tale crescita possa essere confermata anche nei prossimi mesi, consentendoci di chiudere l’anno consolidando gli ottimi risultati 2015.

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