Pamesa, ripartenza con i test per tutti i dipendenti

È la prima azienda ad adottare questa misura, facendo il doppio test, ematico e tampone, a circa 2.200 addetti.

Tra le prime aziende ceramiche del distretto di Castellon a riavviare la produzione dopo la fermata di 15 giorni, c’è il Gruppo Pamesa che già da venerdì 10 aprile ha iniziato ad attivare un primo impianto, proseguendo gradualmente lunedì 13 per arrivare alla piena operatività già da martedì 14.

Per il gruppo guidato da Fernando Roig sarà comunque una ripartenza in piena sicurezza. Non solo il gruppo ha ultimato gli acquisti di mascherine da consegnare ai propri dipendenti, ma ha comunicato di aver già proceduto ad effettuare un doppio test a tutti i 2.220 addetti - per limitare al massimo il rischio di contagio e garantire la massima protezione e sicurezza ai propri collaboratori. Il primo è il test sierologico che dà un risultato in tempo quasi reale, mentre il secondo consiste nel vero e proprio tampone che dà l’esito in circa 48 ore.

In una conferenza stampa svoltasi il 16 aprile, Fernando Roig ha confermato di aver già ricevuto l’esito per un terzo di essi: solo l’1,33% è risultato positivo con sintomi lievi e pertanto osserverà la quarantena a casa.

Roig ha inoltre affermato che non farà ricorso né all’ERTE né all’ERE (i meccanismi di riduzione o sospensione anche temporale dei contratti di lavoro): “Sono orgoglioso di mantenere tutti i posti di lavoro – ha detto Roig –, stiamo lavorando perché il 2020 sia un buon anno e, se questo non dovesse realizzarsi, sono comunque certo che lo sarà il 2021”.

Nel frattempo, è stato attivato un programma di sostegno alle famiglie in difficoltà di Almassora, Vila-real, Onda e Castellon, coperto in parte da Grupo Pamesa e in parte dai dirigenti, mentre 10.000 kit per i test sono stati consegnati alle autorità sanitarie di Valencia.

Nell’incontro con i giornalisti, Roig ha inoltre dichiarato che “fino al mese di marzo, le vendite del Grupo Pamesa erano in crescita del 14%; con lo scoppio dell’epidemia, gli ordini sono calati di circa la metà, ma non siamo pessimisti, da un lato stiamo lavorando sodo con la rete commerciale per recuperare il prima possibile, e, dall’altro, non abbiamo problemi di liquidità”.

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