Sacmi studia l'alternativa dei gas poveri


Trovare una valida alternativa al metano per far funzionare i forni: un dossier sul tavolo di molti ricercatori, stimolato anche dalle imprese produttrici di ceramica, specialmente nei Paesi emergenti che stanno fronteggiando gravi problemi di approvvigionamento energetico. Sacmi Forni, giocando d'anticipo sui mutati scenari globali che vedono nella variabile energetica un fattore sempre più importante, ha condotto insieme al Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell'Università di Modena e Reggio Emilia, uno studio sui "bruciatori alimentati con gas poveri per il processo di cottura in ambito ceramico". Scopo dello studio, trovare soluzioni competitive dal punto di vista energetico senza intaccare la qualità e l'efficienza e del processo produttivo.

I gas poveri sono gas dotati di scarso potere calorifico a causa dell'elevata presenza di diluenti inerti (esempio, i gas da biomasse o da gassificazione di carbone). L'utilizzo di questi gas richiede uno studio attento e preliminare delle curve di cottura e della distribuzione di calore ottimale all'interno del forno affinché, pur in presenza di un combustibile con potere calorifico minore, il prodotto ceramico possa superare con successo la delicata fase di cottura; inoltre, la  varietà della loro composizione chimica richiede che i bruciatori siano studiati e adattati caso per caso.

Tra le conclusioni più rilevanti, la scoperta che la geometria dei bruciatori usualmente in commercio non permette la combustione di tutto il gas presente all'interno del bruciatore, in percentuali variabili tra il 6 e il 32%. Attraverso semplici ed economici accorgimenti, frutto però della tutt'altro che semplice analisi fluidodinamica preliminare, è possibile agire sulla configurazione geometrica del bruciatore, e in modo particolare della camera di combustione, per minimizzare la percentuale di gas incombusti, che in base alle prove eseguite può ridursi fino al 63%.

Prossimo step dello studio, la sperimentazione su un forno reale per la validazione dei dati ricavati dalla simulazione CFD.

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