Il Brasile rallenta ma non perde smalto

L'economia brasiliana è in forte affanno, ma oggi il problema maggiore in Brasile è politico, dato che stanno venendo al pettine nodi strutturali rimasti irrisolti per anni.

Non usa mezzi termini Antonio Carlos Kielingsegretario generale di Anfacer (l'associazione dei produttori brasiliani di piastrelle ceramiche) per descrivere lo scenario economico, politico e sociale brasiliano in cui il secondo maggiore sistema industriale ceramico del mondo si trova ad operare.

E questo, nonostante il settore delle piastrelle sia riuscito a chiudere un 2014 col segno più, sebbene in evidente decelerazione rispetto agli anni precedenti.

"Gli incrementi nell'industria delle piastrelle sono minimi se paragonati a quelli a doppia cifra del passato." - ci spiega Kieling. "Nel 2014, la produzione ha raggiunto i 903,3 milioni mq (+3,7%) e le vendite interne - equiparabili al consumo nazionale - sono salite a 853,2 milioni mq (+1,9%). Le vendite totali - incluso l'export che però rappresenta solo il 7,5% - hanno segnato un +2,4% a 922,4 milioni mq. Per il 2015 le tre voci non dovrebbero crescere oltre l'1-1,6%."

Leggi l'intervista completa a Antonio Carlos Kieling pubblicata su Ceramic World Review 112/2015

Hai trovato utile questo articolo?

Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico

Leggi altro in "Economia e mercati"