La ceramica spagnola festeggia il suo recupero a Cevisama

Rispetto ad un primo semestre 2015 decisamente debole, il netto miglioramento nel secondo semestre dell’anno ha consentito all’industria ceramica spagnola di rivedere al rialzo le previsioni di chiusura dello scorso esercizio.

È stato quindi all’insegna di un maggiore ottimismo che le aziende spagnole, compatte, sono arrivate all’appuntamento di Cevisama, vetrina per eccellenza del Made in Spain, a Valencia dall’1 al 5 febbraio scorsi.

Indubbiamente soddisfatto il presidente di Ascer Isidro Zarzoso che, in conferenza stampa, ha potuto mostrare il recupero del settore, con un incremento del fatturato totale dell’anno intorno al 6%, a 3.075 milioni di Euro.

Un risultato positivo che, per la prima volta dopo 8 anni, non deriva solo dal progressivo sviluppo delle esportazioni, ma anche dalla prima vera inversione di rotta della domanda sul mercato spagnolo. Le vendite interne sono infatti stimate in crescita del 10% a 630 milioni di Euro, valore che Zarzoso, tuttavia, sottolinea come ancora ben lontano (circa un terzo) da quello del 2007. Certamente, però, grazie alla ripresa dell’economia spagnola, la spesa dei consumatori è destinata a crescere favorendo gli investimenti in ristrutturazioni che potranno dare nuova spinta al settore.

Sul fronte delle esportazioni, rispetto al +3,3% registrato nel primo semestre 2015, l’accelerazione avuta nei successivi sei mesi ha permesso di raggiungere a fine anno un tasso di crescita del 5%, per un valore delle vendite estere a 2.445 milioni di Euro.

È proseguita la contrazione in Europa Orientale (-35% nel periodo gennaio-novembre, con la Russia a -45,7%) e in Nord Africa (-8,8%, in miglioramento rispetto al -17,6 del primo semestre). È invece ulteriormente migliorato l’andamento in Nord America (+32%), dove spicca il +40% negli USA, in Centro America (+38,2%) e in Oceania (+35% contro il +12% del primo semestre). L’Unione Europea (UE-28), in crescita del 12% sul 2014, si conferma la prima area di sbocco della piastrella spagnola. Nei primi 11 mesi del 2015 la Francia, primo mercato estero, ha registrato un incremento del 4%, il Regno Unito (terzo mercato spagnolo) ha segnato un +21%. Da segnalare, tra i primi 10 Paesi di esportazione, il forte incremento di vendite in Italia (+24%).

Infine, contrariamente ai pronostici negativi (-1,8%) del primo semestre dell’anno, il 2015 dovrebbe essersi chiuso con una produzione di piastrelle in crescita del 3%, intorno ai 438 milioni mq, mentre le importazioni registrerebbero un calo di circa il 10% rispetto al 2014.

Notevoli gli investimenti in R&S condotti dalle imprese del comparto, dove si stanno compiendo sforzi significativi finalizzati a promuovere l’utilizzo non convenzionale delle piastrelle in progetti non residenziali, come le facciate e l’arredo urbano.

Foto: credits to Cevisama - clicca qui per vedere la gallery completa

Leggi l'articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 115/2016

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