Stati Uniti: nuove stime 2020 per l'edilizia non residenziale

AIA, the American Institute of Architects, aggiorna, in negativo, le stime 2020 relative all’industria delle costruzioni americana nel settore non residenziale

Se all’inizio dell’anno le previsioni per il 2020 indicavano una crescita modesta dell’edilizia non residenziale negli Stati Uniti, l’onda d’urto della pandemia COVID-19 si è riflessa in una revisione in netto ribasso delle aspettative.

L’ultima indagine semestrale dell’AIA Consensus Construction Forecast, condotta in Dicembre 2019 con il contributo di otto maggiori enti di ricerca e organizzazioni del settore anticipava infatti una crescita media degli investimenti nel non residenziale nel 2020 pari all’1,5% sul 2019, quando la spesa aveva raggiunto i 452 miliardi di dollari.

Ben più pessimistico lo scenario che emerge dall’indagine che AIA ha voluto proporre allo stesso panel nella settimana del 6 aprile scorso. L’incremento atteso dell’1,5% si è trasformato in un calo stimato al -11% per l’intero anno. A soffrire di più sarà, secondo le previsioni, il segmento dell’edilizia commerciale che, invece di una crescita stimata in dicembre a +0,6%, farebbe segnare ora una possibile contrazione del 14%. Molto colpito è anche il segmento dell’edilizia non residenziale pubblica e istituzionale, con perdite stimate pari al 7% contro un +2,9% previsto quattro mesi fa.

Agli esperti intervistati è stata chiesta una previsione anche relativamente al possibile andamento dei singoli comparti. Secondo cinque su otto degli istituti interpellati, il settore sanitario dovrebbe registrare un andamento migliore rispetto alla media complessiva, data la necessità di potenziare le strutture sanitarie proprio per fronteggiare l’impatto della pandemia. Due ricercatori hanno indicato anche il settore dell’istruzione e della sicurezza pubblica tra quelli che potrebbero resistere meglio alla contrazione generale. Alcuni architetti hanno confermato che, con la sospensione delle attività didattiche in molte scuole ormai fino al prossimo anno accademico, nelle ultime settimane sono già partiti diversi progetti originariamente programmati per l’estate.

Al contrario, tra i comparti che segneranno le maggiori perdite spiccano il retail e il turistico alberghiero, i più colpiti dalle misure di stanziamento sociale necessarie per limitare i contagi.

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