Trattamenti di super-lucidatura a secco del porcellanato

Con SuperShine BMR innova lo step successivo alla lappatura delle piastrelle

BMR ha messo a punto la tecnologia SuperShine, una macchina dedicata al trattamento, molto assimilabile alla lappatrice, ma più pesante e dotata di tecnologia a secco “dry”, in altre parole, la prima super-lucidatrice a secco.

SuperShine è una macchina ad alta tecnologia che effettua una lavorazione termo-meccanica in grado di incrementare il grado di Gloss proveniente dalla lappatura di 20 punti e oltre.

Si basa sull’utilizzo di 7 teste satellitari (diametro 580 mm) con 6 utensili (diametro 160 mm), azionate da motori da 15 kW, che consentono alla macchina di aumentare notevolmente la sua produttività, raggiungendo e superando velocità di tappeto di 10 m/minuto. Ciascuna testa applica una quantità di prodotto micro-abrasivo e di silice naturale in sospensione fluida, programmata e dosata dal pannello di comando della macchina e pressata dalla forza e dal peso delle teste stesse.

Durante la fase di super-lucidatura, il fluido e il micro-abrasivo da esso veicolato vengono spazzolati in pressione sulla superficie della piastrella o della lastra: la pressione permette una elevata penetrazione nella porosità e nei microsolchi che, a loro volta, vengono otturati e ridotti dalla spazzolatura, che ne riduce le creste.

Altre 3 teste in uscita sono poi dedicate al lavaggio delle superfici: la loro azione di super-lucidatura in profondità dei microsolchi garantisce continuità nella qualità del prodotto finito.

La super-lucidatura di SuperShine rende la superficie ceramica più resistente alla sporcabilità da calpestio e alla macchiabilità, grazie anche al processo di levigatura che rende omogenea la superficie. Vi è, infatti, uno stretto rapporto tra i Gloss raggiunti e la rugosità del materiale (Ra), rappresentato dal valore medio tra picchi e valli dei microsolchi. Sebbene la rugosità sia difficilmente percepibile al tatto, tuttavia il suo valore è importante ai fini dei trattamenti e quindi della qualità del prodotto finito. Generalmente, infatti, un prodotto lappato arriva alla fase di super-lucidatura con 55/60 Gloss a Ra 0,060 mm ed esce dal trattamento a 95/100 Gloss con una rugosità media Ra 0,020 mm. Questo valore finale definisce una buona resistenza alla sporcabilità e alla macchiabilità della piastrella. Se il valore finale rimane invece Ra 0,060 mm, significa che il prodotto trattato aveva una rugosità troppo elevata che potrebbe inficiare l’efficacia del trattamento.

È evidente, dunque, che la superficie lappata presenta profonde porosità e microsolchi che possono compromettere la pulibilità della superficie. L’azione meccanica della super-lucidatura apporta un netto miglioramento poiché, riducendo le creste dei solchi, permette di essere più incisivi nell’occlusione del poro, definendo quindi l’alto valore di resistenza allo sporco della piastrella.

Proprio per l’insieme delle caratteristiche tecniche e tecnologiche di tale processo, BMR tende a considerare il processo tecnologico di lappatura come l’insieme delle fasi di lappatura a umido e di super-lucidatura a secco, ottenibili con l’unione di LevigaPlus e SuperShine.

Si tratta di un grande vantaggio per gli utilizzatori, poiché possono ricondurre il processo di lavorazione a un’unica macchina molto completa e flessibile, grazie alla disponibilità di funzioni, accessori ed elementi di meccatronica che consentono di seguire gli standard, così come di evolvere i cicli di lavoro.

In questo modo, il processo di lucidatura potrebbe essere adattato a ogni tipologia di superficie ceramica direttamente dall’operatore e con grande semplicità.

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